Tango e Medicina: Los bailes del internado

Los bailes del internado in Argentina erano eventi danzanti che si svolgevano ogni anno nel giorno dello studente (21 settembre), data che coincide con l’equinozio di primavera nell’emisfero australe. In questo giorno, gli studenti praticanti di medicina si riunivano in una gran festa, durante la quale venivano organizzate sfilate dei praticanti dei vari ospedali, spettacoli teatrali, con artisti invitati, tra cui musicisti, per animare i festeggiamenti. Il primo Baile del Internado si svolse il 21 settembre del 1914 nel famoso “Palais de Glace” di Buenos Aires (tuttora esistente nel quartiere Recoleta). In quel periodo il Tango era in fortissima ascesa, era la musica del momento, per cui vennero invitati, negli undici anni in cui si svolsero questi balli, grandi compositori tra cui Roberto Firpo, Francisco Canaro, Eduardo Arolas, Osvaldo Frededo e tanti altri, che per l’occasione crearono dei tangos ispirati all’evento. Questi noti balli, di grande rilevanza nel mondo del tango, vennero purtroppo interrotti in Argentina nel 1924 a fronte di un incidente che poi spiegheremo.
Tuttavia, non furono gli argentini ad inventarli. Essi si ispirarono, infatti, alla più antica tradizione parigina del “Bal de l’Internat“, nata sotto il regime Napoleonico all’inizio del XIX secolo. Napoleone, infatti, fu un gran innovatore della sanità pubblica; egli istituì per primo, nel 1802, la pratica dell’internato o tirocinio per gli studenti al termine del quarto anno di medicina. Per poter accedere al tirocinio, gli studenti dovevano sostenere un esame scritto ed uno orale prima dell’estate. E fu proprio tra queste due sessioni d’esame che si organizzava Le Bal de l’Internat, all’interno del Bal Bullier di Parigi che ospitò questi eventi per più di un secolo, interrotti solo dalle guerre del 1870 e del 1914. Ogni ospedale si organizzava in una parata che includeva esibizioni piccanti e impertinenti con giovani ragazze, di stampo chiaramente sessuale al limite del consentito (come si può intuire anche dagli stessi manifesti).

Nella Buenos Aires nel 1914, in cui gli studenti studiavano medicina su testi francesi e il quartiere di Palermo era la versione porteña degli Champs Elyseé, queste feste impertinenti si tradussero in Tango e scherzi macabri nei Bailes del Internado, con l’obiettivo di sdrammatizzare ed ironizzare sulla malattia e sulla morte. Durante queste feste, infatti, gli studenti erano soliti fare terribili scherzi utilizzando addirittura parti di cadaveri.

Francisco Canaro, testimone oculare di tali feste, nelle sue memorie, racconta: “in queste feste i praticanti competevano nel fare gli scherzi più grotteschi e spaventosi che si possa immaginare. Ci sono stati casi in cui tagliavano le mani ai corpi dei morti in obitorio e poi, usando un lenzuolo a mo’ di abito, applicavano le mani rigide e gelate a dei pali e le passavano sul viso delle donne con la reazione che potete immaginare. Un altro caso patetico fu commentato e si rese famoso: su un palo e con un lenzuolo come abito, misero ‘la testa frappé di un italiano’¹. Fu uno scherzo troppo macabro e le donne iniziarono a scappare urlando terrorizzate da tutte le parti. E così altri scherzi usando altri organi umani prelevati dai laboratori degli ospedali.”²
Nonostante questi orribili scherzi, los bailes del internado furono di notevole importanza nel mondo del tango perché stimolarono la creazione di nuovi tangos e diedero grande impulso a tutto il settore.
Nella prima edizione del 1914, furono invitati Francisco Canaro e Roberto Firpo.
Il primo, per l’occasione, compose il tango “Matasano” – dedicato ai praticanti del Hospital Durand – e per la prima volta impugnò la bacchetta da direttore d’orchestra. Firpo, a sua volta, compose “El apronte”, dedicato ai praticanti del Hospital San Roque e “el bisturì”, dedicato al dott. Roque F. Coulin.
Dal secondo anno in poi, l’evento si svolse nel Pabellon de las Rosas (Av. Alvear e Tagle) ed ogni anno vennero appositamente creati nuovi tangos dai musicisti e letristi del momento, tra cui:
– “Clinicas” di Alberto Lopez Buchardo, dedicato ai praticanti di tale ospedale
– “El cirujano”, di Adolfo Perez, dedicato al chirurgo Adolfo Sangiovanni
– “El internado”, famoso tango di Francisco Canaro per la seconda edizione del 1915
– “El practicante” di Antonio de Bassi
– il famoso “Rawson”, dedicato ai praticanti di questo ospedale, “Anatomia” e “Derecho Viejo”, di Eduardo Arolas, el tigre del bandoneon
– “El anatomista”, e “la muela careada”, dedicato a Agustin Bardi, entrambi di Vicente Greco (1916)
– “Mano de oro” di Eduardo Pereyra
– “Paraiso artificial” di R. e J. Tueglo, con testo di F. Garcia Jimenez, che parla della droga
– “Cura segura” di Juan de Dios Filiberto
– “El termometro” di José Martinez
–  “El frenopatico” di Osvaldo Pugliese
– “Cloroformo” di Udelino Toranzo
– “El Loco” di Maria Celina Piazza
– “Ojo Clinico” di Guido Vanzina Pacheco
– “El 7°… Gran Baile del Internado”, di Augusto Berto
– “El octavo”, “El 9°…Gran Baile del Internado”, ed “El decimo” di Ricardo Luis Brignolo
– “El once – A divertirse”, il famoso tango di Osvaldo Fresedo, per l’ultima edizione del 1924

Perché, nonstante il grande successo, quella del 21 Settembre 1924 fu l’ultima edizione de Los Bailes del Internado?
Perché pochi giorni dopo avvenne un fatto grave. Il 9 Ottobre del 1924, nel Hospital Piñero, il signor Domingo Bonnet, amministratore dello stesso, sparò due colpi di pistola durante una violenta incursione dei praticanti di medicina nel suo studio. Questi non volevano che il nuovo direttore mettesse al bando gli scherzi macabri che ormai facevano parte della tradizione dei tirocinanti e lo avevano già minacciato se non avesse rinunciato all’incarico. Bonnet si rifiutò. Quella sera, uno di quei due colpi sparati per difesa da Bonnet, finirono accidentalmente nel cranio dello studente Ernesto Wellington O’Farrel che morì nonostante i tentativi di salvarlo. Il giorno dopo ci fu un’assemblea convocata dal Circolo Medico Argentino e il Centro degli Studenti. Se Bonnet non si fosse dimesso, i praticanti di tutti gli ospedali della Capitale avrebbero scioperato. E così fecero, il 10 Ottobre. Bonnet venne indagato.
Alla luce di questi fatti, lo spirito di festa abbandonò i praticanti di medicina e le istituzioni bandirono lo bailes de los internados, che mai più animarono le notti porteñe.

Prima di concludere, non possiamo esimerci dal postare una preziosissima intervista ad Osvaldo Fresedo (in lingua originale) – nella quale il compositore racconta la sua esperienza diretta dei Bailes del Internado e termina con il suo tango “El Once (a divertirse)”, creato in occasione dell’ultima edizione (l’unidicesima, appunto) del 1924.

Articolo a cura di: Manuela D’Orazio

 

Note:
¹ Il fatto ispirò un tango “La cabeza del italiano”, di Scatasso e Bastardi, che venne cantato da Azucena Maizani durante uno spettacolo teatrale di Florencio Parravicini chiamata “Cristobal Colon en la facultad de medicina” (1924). Il titolo di questo tango fece infastidire il sig. Folco Testena, Direttore de “Il Giornale d’Italia” in quanto credeva che fosse riferito al Principe Umberto che avrebbe visitato l’Argentina in quel periodo.
² mia traduzione dal libro “Mis Memorias. Mi bodas de oro con el Tango” di Francisco Canaro, ediz. Corregidor

Fonti:
“La Historia del Tango”, volume n. 8, ediz. Corregidor
www.todotango.com
www.mosaicosportenos.blogspot.com di Luis Alposta
Epocas – revista de historia – USAL – n. 7 – 2013

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