Tango: Una emoción

Genere: Tango
Anno: 1943
Musica: Raúl Kaplún
Testo: José María Suñé

Versioni/Orchestre:

  • Orchestra Lucio Demare, canta Raul Beron (1943)
  • Orchestra Ricardo Tanturi canta Enrique Campos (1943)
  • Canta Roberto Goyeneche con l’orchestra di Attilio Stampone (1972)
  • Canta Osvaldo Ribò con chitarre di Roberto Grela (1978)

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Testo originale (letra) in spagnolo/lunfardo

Vengan a ver que traigo yo
en esta unión de notas y palabras,
es la canción que me inspiró
la evocación que anoche me acunaba.
Es voz de tango modulado en cada esquina,
por el que vive una emoción que lo domina,
quiero cantar por este son
que es cada vez más dulce y seductor.

Envuelto en la ilusión anoche lo escuché,
compuesta la emoción por cosas de mi ayer,
la casa en que nací,
la reja y el parral,
la vieja calesita y el rosal.
Su acento es la canción de voz sentimental,
su ritmo es el compás que vive en mi ciudad,
no tiene pretensión,
no quiere ser procaz,
se llama tango y nada más.

Esta emoción que traigo yo,
nació en mi voz cargada de nostalgia.
Siento un latir de rebelión cuando a este son
sus versos le disfrazan.
Si es tan humilde y tan sencillo en sus compases,
porque anotarle un mal ejemplo en cada frase.
Con este resto de emoción
muy fácil es llegar al corazón.

 

Testo tradotto in italiano

Vengano a vedere che porto io
in questa unione di note e parole
è la canzone che mi ispirò
l’evocazione che ieri notte mi cullava.
E’ la voce del tango modulato in ogni angolo
per chi vive un’emozione che lo domina,
voglio cantare per questo son¹
che ogni volta è più dolce e seduttore.

Avvolto nell’illusione ieri notte l’ho ascoltato,
composta l’emozione per cose del mio passato,
la casa dove sono nato,
la cancellata e il pergolato,
la vecchia giostra ed il roseto.
Il suo accento è la canzone dalla voce sentimentale,
il suo ritmo è il battito che vive nella mia città,
non ha pretese,
non vuole essere procace,
si chiama tango e niente di più.

[Questa emozione che porto io,
nacque nella mia voce caricata di nostalgia.
Sento un battito di ribellione quando i suoi versi travestono questo son].
Se è tanto umile e semplice nei suoi battiti,
perché attribuirgli un cattivo esempio in ogni frase.
Con questo residuo di emozione
è più facile arrivare al cuore.

1 – “son” è una parola difficilmente traducibile in italiano. Con essa possiamo intendere un certo modo di sentire, di suonare, di ballare.

 

traduzione a cura di: Manuela D’Orazio

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