Tango: Ninguna

Genere: Tango
Anno: 1942
Musica: Raul Fernandez Siro
Testo: Homero Manzi

Note storiche: questo romantico tango è stato dedicato alla cantante Nelly Omar con cui il poeta Homero Manzi aveva avuto un’intensa relazione d’amore… clandestina, perché lui era già sposato. Tutti i meravigliosi testi che Homero scrisse per il tango, derivano da sue esperienze di vita. Lui stesso, infatti, disse: “Los temas de mis canciones son siempre recuerdos personales.  Me resulta difícil escribir fantasiosamente. No tengo ese don“. Tradotto: “i temi delle mie canzoni sono sempre ricordi personali. Mi risulta difficile scrivere di fantasia. Non ho questo dono.” Ma il suo dono era certamente la capacità di tradurre i suoi ricordi in poesia, in pura magia.

Principali Versioni/Orchestre:

  • Orchestra Angel D’Agostino, canta Angel Vargas (1942)
  • Orchestra Ricardo Malerba, canta Orlando Medina (1942)
  • Orchestra Alberto Castillo, canta Alberto Castillo (1948)
  • Orchestra Osvaldo Fresedo, canta Hector Pacheco (1952)
  • Orchestra Anibal Troilo, canta Roberto Rufino (1963)

ascolta su Youtube:

Testo originale (letra) in Spagnolo/Lunfardo

Esta puerta se abrió para tu paso.
Este piano tembló con tu canción.
Esta mesa, este espejo y estos cuadros
guardan ecos del eco de tu voz.
Es tan triste vivir entre recuerdos…
Cansa tanto escuchar ese rumor
de la lluvia sutil que llora el tiempo
sobre aquello que quiso el corazón.

No habrá ninguna igual, no habrá ninguna,
ninguna con tu piel ni con tu voz.
Tu piel, magnolia que mojó la luna.
Tu voz, murmullo que entibió el amor.
No habrá ninguna igual, todas murieron
en el momento que dijiste adiós.

Cuando quiero alejarme del pasado,
es inútil… me dice el corazón.
Ese piano, esa mesa y esos cuadros
guardan ecos del eco de tu voz.
En un álbum azul están los versos
que tu ausencia cubrió de soledad.
Es la triste ceniza del recuerdo
nada más que ceniza, nada más…

Testo tradotto in Italiano

Questa porta si aprì per il tuo passo
Questo piano tremò con la tua canzone.
Questo tavolo, questo specchio e questi quadri
conservano echi dell’eco della tua voce.
E’ così triste vivere tra i ricordi…
Stanca tanto ascoltare questo rumore
della pioggia sottile che piange il tempo
su quel che ha voluto il cuore.

Non ci sarà nessuna uguale, non ci sarà nessuna,
nessuna con la tua pelle e con la tua voce.
La tua pelle, magnolia che bagnò la luna.
La tua voce, mormorio che scaldò l’amore.
Non ci sarà nessuna uguale, tutte morirono
nel momento che tu dissi addio.

Voglio allontanarmi dal passato,
è inutile… mi dice il cuore.
Quel piano, quel tavolo e quei quadri
conservano echi dell’eco della tua voce.
In una album azzurro stanno i versi
che la tua assenza coprì di solitudine.
Es la triste cenere del ridordo
niente più che cenere, niente più…

Articolo a cura di: Manuela D’Orazio

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