Genere: Tango
Anno: 1941
Musica: Rosendo Luna (pseudonimo di Enrique Cadicamo)
Testo: Enrique Cadicamo
Versioni/Orchestre:
- Orchestra Anibal Troilo canta Francisco Fiorentino (1941)
- Orchestra Francisco Canaro canta Francisco Amor (1941)
- Orchestra Angel D’Agostino canta Angel Vargas (1943)
Note storiche: questo tango parla di Don Prudencio Navarro, “cuarteador”* del quartiere Barracas di Buenos Aires, mestiere svolto principalmente dai gauchos che si trasferirono dalla pampa a Buenos Aires nella seconda metà del XIX secolo. Questo lavoro consisteva nell’aiutare i carri ad oltrepassare ampi e profondi pantani di fango, che spesso si incontravano nelle strade della periferia della città. Tramite delle lunghe cinghie intrecciate, generalmente in cuoio (dette appunto “cuartas”), i cuarteadores con i loro cavalli “percheròn”****, tiravano fuori dal fango i carri che in quei tempi (fine ‘800 – inizio ‘900) erano i principali mezzi di trasporto di persone e merci.
Questo tango ispirò anche una telenovela prodotta in Argentina nel 1977, con lo stesso titolo (El cuarteador), che narra appunto la storia di Prudencio Navarro.
Non sappiamo tuttavia se Prudencio Navarro è un personaggio di fantasia o un gaucho cuarteador esistito veramente. Stranamente esiste uno zoo che porta il suo nome in una cittadina del sud-ovest della Spagna di nome Ayamonte, vicino al confine con il Portogallo. Non è stato possibile trovare su internet informazioni sul motivo per cui è stato chiamato così.
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Testo originale (letra) in spagnolo/lunfardo
Yo soy Prudencio Navarro,
el cuarteador de Barracas.
Tengo un pingo que en el barro
cualquier carro
tira y saca.
Overo de anca partida,
que en un trabajo de cuarta
de la zanja siempre aparta
¡Chiche!
la rueda que se ha quedao.
Yo que tanta cuarta di,
yo que a todos los prendí
a la cincha de mi percherón,
hoy ,que el carro de mi amor se me encajó,
no hay uno que pa’ mi
tenga un tirón.
En la calle del querer
el amor de una mujer
en un bache hundió mi corazón…
¡Hoy, ni mi overo me saca
de este profundo zanjón!
Yo soy Prudencio Navarro,
el cuarteador de Barracas.
Cuando ve mi overo un carro
compadreando
se le atraca.
No hay carga que me lo achique,
porque mi chuzo es valiente;
yo lo llamo suavemente
¡Chiche!
Y el pingo pega el tirón.
Testo tradotto in italiano
Sono Prudencio Navarro,
il cuarteador* di Barracas**.
Ho un cavallo che dal fango
qualsiasi carro
tira fuori.
cavallo fulvo con l’anca solcata,***
che in un lavoro di tiro
dal fosso sempre sposta
– Chiche! –
la ruota che si è bloccata.
Io che tanti rimorchi ho fatto,
io che tutti ho trainato
alla cinghia del mio percherón****,
oggi, che il carro del mio amore si è bloccato,
non c’è nessuno che per me
abbia un traino.
Nella strada dell’amore
l’amore di una donna
in un fosso affondò il mio cuore…
Oggi, neanche il mio fulvo mi tira fuori
da questa profonda voragine!
Sono Prudencio Navarro,
il cuarteador* di Barracas**.
Quando il mio fulvo vede un carro
spavaldamente gli si attracca.
Non esiste carico che lo spaventi,
perché il mio cavallo è temerario;
io lo chiamo soavemente
Chiche!
ed il cavallo inizia a tirare.
*cuarteador: colui che si occupa di tirar fuori dal fango veicoli tramite il traino di cavalli
**Barracas: quartiere del margine sud di Buenos Aires, adiacente al fiume Riachuelo, il cui nome deriva dalle baracche che inizialmente lo popolavano.
*** con questa espressione si vuole intendere che il cavallo è in ottima salute fisica
****percheron: razza di cavallo robusto, da tiro, originario della Francia
Fonti: “Todotango”, Jose Gobello, ediciones Libertador; Wikipedia.com
Articolo redatto da: Manuela D’Orazio