Tango: Trasnochando

Genere: Tango
Anno: 1942
Musica: Armando Baliotti
Testo: Santiago Adamini
Versioni/Orchestre:

  • Orchestra Angel D’Agostino, canta Angel Vargas (1942)
  • Orchestra Miguel Calò, canta Raul Beron (1942)
  • Orchestra Ricardo Tanturi, canta Jorge Falcon (1965)
  • Orchestra Florindo Sassone, canta Rodolfo Lemos (1979)

 

Testo originale (letra) in Spagnolo/Lunfardo

Trasnochando¹,
como todo calavera²
que no ve lo que le espera,
que no sabe donde va,
rechazaba
tus consejos, buen amigo,
casi fuimos enemigos
por decirme la verdad.

Siempre fueron
mis mejores compañeros
los muchachos milongueros
jugadores y algo más.
Y con ellos
noche a noche derrochaba,
entre copas, baile y farra,
esta vida que se va.

Trasnochando conocí
la mujer que vos sabés,
no quisiera repetir
lo que anoche te conté.
Todo, todo lo perdí,
sólo de ella conservé
esa foto que está allí
y que ya no quiero ver.
Vos que todo lo sabés,
mañana si es que venís,
esa foto la guardás,
la tirás o la rompés,
para mí lo mismo da,
vos hacé lo que querés,
no la quiero más mirar,
ni pensar como ella fue.

Siempre llegan,
en mis noches de desvelo,
tus palabras de consuelo
a aliviar mi soledad.
Ya no puedo
reaccionar, estoy vencido,
sólo así busco el olvido
en mi eterno trasnochar.

Es inútil
dar la vuelta en el camino,
tendré que seguir el sino
de mi vida que se va.
Pero hermano,
yo te estoy agradecido,
ya lo ves, mi buen amigo,
no hay remedio pa’mi mal.

Testo tradotto in italiano

Girovagando di notte,
come ogni nottambulo
che non vede quello che l’aspetta,
che non sa dove va,
rifiutavo
i tuoi consigli, buon amico,
quasi fossimo nemici
perché mi dicevi la verità.

Sempre furono
i miei migliori compagni
i ragazzi  milongueri
giocatori e qualcosa in più.
E con loro
notte dopo notte sprecavo,
tra bevute, ballo e divertimento,
questa vita che se ne va.

Girando di notte conobbi
la donna che tu sai,
non vorrei ripetere
quello che ieri notte ti ho raccontato.
Tutto, tutto ho perso,
di lei ho conservato solo
quella foto che sta lì
e che non voglio vedere più.
Tu che sai tutto,
se domani verrai,
quella foto conservala,
buttala o rompila,
per me è lo stesso,
tu fai quello che vuoi,
non la voglio più vedere,
né pensare com’era lei.

Sempre arrivano,
nelle mie notti insonni,
le tue parole di consolazione
ad alleviare la mia solitudine.
Non posso più
reagire, sono rassegnato,
solo così cerco di dimenticare
nel mio eterno girovagare di notte.

E’ inutile
dare una svolta al cammino,
dovrò continuare così
la mia vita che se ne va.
Però fratello,
io ti ringrazio,
lo vedi, mio caro amico,
non c’è rimedio per il mio male.

Note:
1. “trasnochando” è un termine che non può essere tradotto in una parola italiana. Significa trascorrere la notte in compagnia di amici, girovagare nella notte.
2. la traduzione letterale di “calavera” è teschio, ma il termine viene usato per riferirsi ad una persona che fa una vita sconsiderata, che vive di notte, quindi un nottambulo.

 

Articolo redatto da: Manuela D’Orazio

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